Ho sempre pensato che lavorare con i docenti di scuola pubblica sarebbe stato per me molto frustrante, per una serie di convinzioni che mi sono costruita nel tempo, e a causa delle esperienze personali fatte da studentessa e/o osservatrice.

Anche io continuo a lavorare su me stessa e, questa volta, ho voluto lavorare sulla mia convinzione limitante che “con loro non c’è molto da fare”.

Quando si lavora sui blocchi interiori, si alzano le leve dell’ascolto e dell’accoglienza, e si sospende il giudizio…accade che si raggiungono anche degli obiettivi insperati: essere d’ispirazione e creare moltiplicatori di valori umani e concetti base per costruire insieme una nuova umanità. Consapevole, aperta ed evoluta.

Lontana anni luce da un sistema che ci costringe nelle sue maglie ormai stanche e difettose, che ci vuole descritti su lavagne scure e legnose e che ci vuole “orientabili” e infelici.

Per fortuna poi esistono i cartelloni…dove traslare il nostro essere e poterci ridisegnare!

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“Il percorso di coaching svolto con te, Maricla, è stato positivo e interessante. Inizialmente ero piuttosto scettica e non molto disposta a mettermi in gioco e a raccontarmi. Avrei parlato volentieri di me, ma nel ruolo di insegnante, senza scindere me stessa dal mio lavoro. Tu me l’hai fatto notare subito, invitando tutte noi a presentarci per quello che siamo e non per ciò che facciamo.

Questo mi ha fatto riflettere sulla mia persona e mi ha reso più consapevole delle mie risorse interiori, date spesso per scontate, e dei miei obiettivi. Inoltre la tua competenza, la tua ‘arte maieutica’ e la tua empatia hanno fatto sì che in quel piccolo gruppo si creasse un clima veramente unico e intenso nell’ascolto di esperienze di vita diverse dalla nostra…

Grazie, Maricla, per averci parlato di ‘scienza della felicità’, una scoperta nuova per me, che penso ancora a quando gli Illuministi parlavano dell’ottimismo della ragione e dicevano che l’umanità deve ‘tendere’ alla felicità. Tu ci dici invece che la felicità si crea superando gli ostacoli, parli di ben-essere, di cura, di scelte creative, di amore. Io credo profondamente in tutto ciò che affermi e penso/spero di applicarlo con convinzione ed empatia in ciò che faccio.

Mi sono un po’ dilungata, e mi scuso, ma vorrei salutarti e ringraziarti ancora perché, seguendo ciò che ci avevi detto, l’altro giorno ho spiegato ai miei alunni/e che l’esame di terza media non deve essere un problema, ma…

…Ti mando una foto come feedback e ti dico che i ragazzi e le ragazze l’hanno riportato a chiare lettere poi su un cartellone.

Un cordiale saluto.

MC”

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