“Debellare il Senso di Colpa” di Lucio Della Seta

Per dare avvio alla mia rubrica dell’ultimo mercoledì del mese “MyBooks4YourChange, ho scelto uno dei libri più rappresentativi, che può concretamente aiutare a comprendere le dinamiche relazionali con il nostro Io e con le persone che ci circondano: il senso di colpa.

La più grande paura dell’essere umano, insieme a quella della morte cui spesso è associata, è di non valere agli occhi degli altri, di poter essere considerato in modo negativo o con ostilità.

Questo è molto strano, poiché gli altri non si occupano così tanto di noi!

Ma, allora, cosa accade quando avvertiamo questo disagio?

Quando si provano queste sensazioni vuol dire che agiscono dei ricordi emotivi di ferite che ha subito la nostra autostima durante l’infanzia, quando eravamo ancora dei bambini con un cervello incompiuto, che poteva essere plasmato molto facilmente dai nostri genitori, dalle persone di riferimento o dai vari ambienti in cui siamo cresciuti.

Il dubbio di essere inadeguati di fronte agli altri, o alle situazioni che viviamo, è del tutto inconscio, cioè registrato nella nostra memoria e non portato mai, o quasi mai, al livello della coscienza o identificabile.

Per un lunghissimo periodo di tempo della nostra esistenza, siamo davvero incapaci, inadeguati e inadatti alla vita sociale; e man mano “impariamo” che bisogna “comportarsi bene”, “piacere agli altri”, “soddisfare i bisogni altrui”, “fare ciò che gli altri si aspettano da noi”, per avere cibo, carezze e calore, riconoscimento del nostro valore e senso di appartenenza. Se sono come tu mi vuoi, allora avrò il tuo amore.

E’ probabilmente in questa fase della nostra vita che si forma il pensiero, il sentimento, l’idea che ciò che pensano gli altri faccia parte integrante della nostra sopravvivenza.

Infatti, è proprio in quel momento che il senso di appartenenza appare vitale per il bambino, quando dipende totalmente dalle figure genitoriali, dalle quali cerca attenzione, amore e calore, per essere sicuro di poter sopravvivere, poiché le uniche persone che, effettivamente, in quel momento, possono offrirgli il soddisfacimento dei bisogni primari, sono proprio loro.

Un bambino rifiutato, non visto, trascurato, avverte l’inutilità e la negatività della propria presenza, e si porterà queste sensazioni interiori per tutta l’esistenza; esse influenzeranno la vita privata, sociale e lavorativa, senza sconto alcuno.

Questo libro è un vero e proprio manuale per comprendere l’origine profonda di malattie e stati di malessere come ansia, panico e depressione. Tutte figlie del senso di colpa.

Ma è anche un Manifesto per l’auto-realizzazione, intesa come l’uscita dal senso di colpa, e l’emancipazione dal giudizio su noi stessi e sugli altri.

Vedere noi stessi e gli altri come individui da rispettare, come elementi di un unico Universo, con bisogni e caratteristiche personali, ci permette non solo di ripristinare il nostro dialogo interiore, ma ci rende liberi, indipendenti, giusti ed infinitamente meno infelici.

Buona liberazione.

Maricla